Un digiuno senza solidarietà è radice di avarizia, piuttosto che di temperanza: infatti, la privazione che dimagrisce il corpo ingrassa le tasche. Il digiuno senza misericordia non è verità, ma apparenza, poiché, come insegnano le Scritture, dov’è misericordia vi è verità: “Misericordia e verità si incontreranno” (Sal 85,11).

Pietro Crisologo

Un pensiero per la quaresima
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